Docudrama su una strada di Roma: oggi la Via Quirinale-Via XX Settembre-Via Nomentana. Il film spiega perchè a causa della invenzione della stampatrice, ad opera di Gutenberg, inizió il declino nell'architettura. L'uomo, infatti, si trovó a non dover piu "scrivere le sue idee in pietra" perchè aveva trovato un mezzo molto piú semplice per far sopravvivere il suo spirito. Il libro uccide l'edificio.
Questo è un film "infinito" alla costruzione del quale il pubblico partecipa. Da Tasso a Pasolini vengono ricostruite 12 scene. Allo spettatore è domandato di vedere/sentire i legami fra letteratura e architettura, il declino o l'ascesa. Questo è stato il primo film in 16mm girato in Italia con suono diretto in stereo.
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ITALIA, 90', 16mm, colore
produzione: WDR Westdeutscher Rundfunk Köln / Brintrup-Filmproduktion Roma

il ciak davanti alla fontana del Mosé

scena con Torquato Tasso

Cesare Biarese nella parte di Torquato Tasso

Renato Scarpa nella parte di Giambattista Marino

preparazione di una scena di "Didone abbandonata" di Metastasio

il set: Grigioni, Carlotto, Franceschi, Bestetti, Fusacchia, Canetta, Fleetwood, Aronica, Carlisi

Michele Mancini nella parte di Giacomo Leopardi

Stefano Oppedisano nella parte di Vittorio Alfieri

Stefano Oppedisano nella parte di Vittorio Alfieri

Olimpia Carlisi nella parte di Didone

Stefano Rulli nella parte di Giosuè Carducci

Flavio Albanese nella parte di Gabriele D'Annunzio

Antonio Piovanelli nella parte di "Enrico IV" di Pirandello

un cantante di strada fuori dalle mura di Roma

Laura Betti nella parte dello star cinematografica in "La Ricotta" di Pasolini